Da un articolo de LaStampa online del 3/11/2012:
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Dal ponte di via Stradella verso Porta Susa, a sud |
Piano in quattro fasi
Il progetto concordato dall’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti insieme con il collega al Bilancio Gianguido Passoni è articolato in quattro fasi. Ogni anno, tra 2013 e 2016, si avanzerà di uno step, fino a completare i lavori. E ogni anno Palazzo Civico metterà a disposizione le risorse necessarie. Nel 2013 si tratta di 4,7 milioni, che serviranno per completare il primo lotto: da corso Inghilterra a piazza Statuto, compresa la nuova stazione di Porta Susa quasi pronta per essere inaugurata. I lavori - come per tutti gli altri lotti - partiranno e si concluderanno entro l’anno. Ma, in questo caso, dei 4,7 milioni necessari i primi 4 verranno saldati nel 2014, gli altri dopo.
Il secondo lotto, nel 2014, costerà 8,5 milioni e permetterà di sistemare il tratto compreso tra via Grassi e corso Regina Margherita. Il terzo, nel 2015, si concentrerà invece sulla direttrice corso Regina Margherita-piazza Baldissera, per un cantiere da 8,6 milioni di euro. L’ultimo lotto, infine, verrà avviato e completato nel 2016, quando si passerà alla sistemazione del tratto piazza Baldissera-corso Grosseto e la città sborserà 14 milioni di euro. «Il percorso è stato concordato sulla base delle effettive disponibilità di bilancio», spiega l’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti. «Ed è stato deciso partendo da un punto fermo: l’importanza fondamentale che per noi riveste la sistemazione superficiale del passante».
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Sottopasso piazza Statuto verso nord |
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Corso Principe Oddone angolo corso Regina Margherita verso nord |
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Dal ponte di via Stradella verso Grosseto, a nord |
Progetto low cost
Per sanare la ferita il Comune interverrà dunque in prima persona, a meno che - come richiesto da Palazzo Civico - il ministero delle Infrastrutture conceda i 20 milioni di economie del vecchio finanziamento tagliati tre anni fa. Un’ipotesi da non escludere. Non dovesse avverarsi, in ogni caso, la città provvederà da sé. Su tre fronti: è in atto una trattativa con le Ferrovie per la valorizzazione di aree di proprietà di Rfi da cui la città potrebbe ricavare risorse; in alternativa verrà acceso qualche mutuo; infine verranno utilizzati residui di altre opere.
Nell’ultimo anno comunque il progetto è stato rivisto. Meglio, stravolto, proprio per adeguarlo alle risorse cui il Comune potrà attingere. Il piano originario sarebbe costato 52 milioni e prevedeva una sistemazione simile agli interventi già realizzati in corso Castelfidardo. Una versione intermedia - 40 milioni - avrebbe modificato il sistema d’illuminazione mantenendo inalterata la pavimentazione. L’opzione finale, da 34 milioni, comporterà modifiche sostanziali su tutti i fronti.
Lavori immediati
Due interventi partiranno entro la fine del 2012. Uno è già stato avviato e riguarda il cantiere di piazza Baldissera. Il secondo, 1,7 milioni, permetterà di sistemare piazza Rebaudengo, via Cervino e via Valprato. Per i quattro lotti, invece, sui tempi inciderà anche un altro fattore: se i lavori verranno eseguiti dalle stesse ditte che hanno realizzato il passante (senza perciò smontare i cantieri) o se si dovranno effettuare nuove gare d’appalto (che provocherebbero ritardi per sei mesi) . È in corso una trattativa con le Ferrovie.
Andrea Rossi - LaStampa
Scheda Passante Ferroviario di Torino su UrbanFile
1 commento:
Un gran peccato...
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